Manufatto ottenuto in seguito alla scheggiatura del
blocco di pietra con una
lunghezza, misurata parallelamente al suo asse, inferiore al doppio della
larghezza misurata normalmente all’asse
Terminologia
1
direzione del colpo
2
tallone
3 punto
di impatto
(piano di percussione)
4 cono
(o bulbo di percussione), rigonfiamento, in corrispondenza del punto di
impatto, dovuto alla frattura che nelle rocce silicee è di tipo concoide
5
asse, la
linea immaginaria che prolunga la direzione della percussione, passando
per il punto di impatto, in base
alla quale viene orientata la scheggia per poterla esaminare e descrivere,
poggiandola sulla faccia ventrale
6
parte
prossimale, vicina al tallone
7
parte
mediale, centrale
8
parte
distale, lontana dal tallone
a faccia
dorsale (o superiore), quella opposta alla faccia ventrale (margine sx:
margine sinistro della scheggia - margine dx: margine destro della
scheggia)
b faccia ventrale (o inferiore),
quella di distacco dal blocco di pietra
Della
scheggia vengono misurate le tre dimensioni: lunghezza (dimensione massima
misurata parallelamente all’asse -9-), larghezza (dimensione massima
misurata normalmente all’asse -10-) e spessore.
In base alla lunghezza si
distinguono in: grandi schegge (lunghezza superiore a 10 cm), schegge (lunghezza
compresa tra 10 e 5 cm), piccole schegge (lunghezza compresa tra 5 e 2,5 cm),
microschegge (lunghezza compresa tra 2,5 e 1,2 cm).
In base al rapporto tra
larghezza e spessore, definito “indice di carenaggio”, si distinguono
le schegge piatte da quelle carenate, in cui lo spessore è superiore alla
metà della larghezza.
Poggiando
la scheggia sulla faccia ventrale si distinguono:
a
Margine laterale, l’angolo che forma con l’asse è inferiore a 45°
b
Margine trasversale, l’angolo che forma con
l’asse è superiore a 45°
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