Scheggiatura pił minuta, eseguita per percussione o per pressione, sui margini del manufatto allo scopo di modificarli fino ad ottenere la forma voluta. Attraverso il ritocco un manufatto si trasforma in strumento.

 

I ritocchi vengono distinti:

 

 

1) secondo la maniera

Semplice: distrugge pił o meno profondamente il margine della scheggia, ispessendolo, mediante lo stacco di piccole schegge

 

Erto: distrugge pił o meno profondamente il margine della scheggia mediante lo stacco di piccole schegge in senso normale alla faccia della scheggia da cui parte il ritocco

 

   

Piatto: modifica il margine della scheggia mediante il distacco di schegge talvolta strette e allungate ad invadere la faccia della scheggia (I - ritocco invadente) o a ricoprirla interamente (C - ritocco coprente)

 

Sopraelevato: presente nelle schegge di spessore rilevante, carenate, fino ad interessarne tutto lo spessore con stacchi di schegge ravvicinate (S - ritocco sopraelevato sommario), o allungate (L - ritocco sopraelevato lamellare) o embricate (Sc - ritocco sopraelevato scalariforme)

 

   

2) Secondo l'ampiezza

Marginale (M): modifica lievemente il margine della scheggia

 

Profondo (P): modifica decisamente il margine della scheggia  

 

   

3) Secondo l'andamento

Continuo (o lineare): forma una linea diritta o curva

 

Denticolato: forma una o una serie di tacche

 

 

 

Diretto: compare sulla faccia superiore, ottenuto mediante stacchi che partono da quella inferiore

 

Inverso: compare sulla faccia inferiore, ottenuto mediante stacchi che partono da quella superiore

 

Misto: ottenuto mediante una successione di stacchi diretti e inversi adiacenti

 

 

 

Alterno: ritocco localizzato sulla faccia superiore ed inferiore lungo lo stesso margine, ottenuto con stacchi diretti e inversi adiacenti

 

Bifacciale: localizzato sulle due facce, ottenuto con stacchi diretti e inversi sovrapposti

 

 

 


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