- Paleolitico superiore -

 

II Pleniglaciale würmiano

 

Nella formazione dei gruppi di cacciatori della steppa-tundra si possono distinguere tre fasi, ciascuna delle quali ha espresso il migliore adattamento alle condizioni ambientali. 1) Fine dell'Intersadio di Kesselt e interfase fredda Kesselt-Tursac (28000-23000 anni dal presente), 2) Intervallo di Tursac (23000-18/17000 anni dal presente), 3) Interstadio di Lascaux-Ula.

 

1) Fine dell'Intersadio di Kesselt e interfase fredda Kesselt-Tursac

Pavloviano

E' conosciuto in Moravia, Alta Slesia e in Slovacchia e si sviluppa alla fine dell'Interstadio di Kesselt (abitato di Dolni Vestonice 25800 ± 1286 anni dal presente; Pavlov 25050 ± 150 - 26730 ± 250 - 26620 ± 230 anni dal presente). La sua industria è caratterizzata dalla presenza di bulini, lamelle a dorso e microliti protogeometrici; in alcuni siti compaiono le punte a cran  (Moravany-Podkovica, Nitra-Cerman) e i "coltelli di Kostienki" (lame con ritocco scagliato all'estremità o troncature inverse a profilo lievemente concavo). Dopo l'Interstadio di Tursac i gruppi umani pavloviani spariscono dall'Europa centrale spostandosi probabilmente verso est, a causa del deterioramento delle condizioni climatiche, attraverso la Polonia e la Bielorussia trasformandosi in Kostienkiano. 

 

Pavloviano. 1-2: grattatoi, 3: bulino, 4: coltello di Kostienki (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 316)

 

Willendorfiano

L'evoluzione di questo complesso è caratterizzata dall'aumento delle lame ritoccate, mentre diminuiscono bulini e grattatoi. Nella fase più antica sono documentate le lamelle a dorso, sostituite poi da troncature in associazione a punte con ritocco piatto ad una estremità e a punte a faccia piana; nelle sue fasi finali compaiono strumenti a cran e protogeometrici.

Molodoviano

Questo complesso compare già all''inizio dell' Interstadio di Kesselt  nella forma della fase antica del Paleolitico superiore a elementi foliati. Più tardi, nella media valle del Dniester, presenta una lunga evoluzione (nell'ordine dei 15000 anni). Di questo gruppo sono stati individuati più di 300 siti riferibili a fasi differenti. All'inizio della fase media (strato 7 di Molodova V, datato all'Interstadio di Tursac) si osserva una debole influenza di elementi kostienkiani (punte a cran). L'evoluzione del Molodoviano è caratterizzata dall'aumento dei bulini e dalla diminuzione di grattatoi e lame ritoccate. Le lame a dorso e a ritocco inverso vengono sostituite dalle lame a dorso troncato e dai rettangoli, seguiti dalle punte di Gravette e infine dalle doppie troncature. Durante le differenti fasi di questo gruppo non si osserva una correlazione fra la composizione della fauna e la tipologia delle industrie, dimostrando che non è esistita una relazione fra i tipi morfologici degli strumenti e le attività dei cacciatori. Secondo le serie stratigrafiche dei siti di Molodova V, Korman IV e Ataki il Molodoviano si è sviluppato in un arco temporale compreso tra 23000 e 10000 anni dal presente. Alla fine del Pleistocene ha dato origine ad una facies locale del Mesolitico.

Pushkariano

Lo sviluppo di questo gruppo è caratterizzato dall'aumento dei bulini che sostituiscono lame ritoccate e troncature e dalla scomparsa di alcuni tipi di punte a dorso. E' probabile che il Pushkariano abbia dato origine al Méziniano.

Eliseevitciano

Le industrie di questo gruppo, sviluppatesi tra i 26000 e i 13000 anni dal presente (Jurevici 26470 ± 480, Eliseevici 17340 ± 170, Judinovo 15660 ± 180 anni dal presente), sono caratterizzate da tipologie molto semplici di strumenti; tra gli strumenti a dorso compaiono quasi esclusivamente le lamelle. L'Eliseevitciano presenta un alto grado di specializzazione e di adattamento alle condizioni della steppa-tundra (il mammut costituisce più del 95% della fauna).

 

  Scheggiatura Struttura tipologica Pezzi a dorso Strumenti d'osso - Arte - Ornamenti
Pavloviano

Lame ricavate da nuclei a uno o a due piani di percussione

I nuclei ad un piano di percussione presentano talora due superfici di distacco

 

Grattatoi 7-24%

Bulini 19-31%

Lame a dorso e microliti 20-60%

Lame ritoccate 4-17%

Troncature, perforatori, strumenti compositi <5%

Punte a peduncolo e punte foliate <1%

 

Lame a dorso

Punte de La Gravette

Punte dei Vachons

Lamelle a dorso e troncatura

Segmenti tipo Pavlov

Triangoli

Lamelle denticolate

 

Punte cilindriche e biconiche

Bastoncelli, punteruoli, lisciatoi, picchi

Zappe tipo Lyngby

 

Statuette antropomorfe e zoomorfe in osso o in argilla cotta

Placchette d’osso incise

Pendenti, denti forati

 

         
Willendorfiano Lame ricavate prevalentemente da nuclei ad un piano di percussione

Grattatoi 8-22%

Bulini 9-35%

Lame, punte a dorso e microliti 3-50%

Lame ritoccate 16-54%

Punte a peduncolo, troncature, perforatori <5%

 

Lame e lamelle a dorso

Punte dei Vachons

Lame a dorso e troncatura

Rettangoli

Lame a dorso e troncatura con base a ritocco inverso

Segmenti tipo Pavlov

Punte a cran atipiche (tipo Kostienki)

Triangoli e romboidi atipici

 

Punte biconiche e a scanalatura

Lisciatoi

 

Venere in pietra

Ossa incise

Denti forati e collane di Dentalium

 

         
Molodoviano Grandi lame ricavate da nuclei ad un piano di percussione

Grattatoi 10-20%

Bulini 26-70%

Lame, lamelle, punte a dorso e microliti 0-25%

Lame ritoccate 5-20%

Troncature, perforatori e strumenti compositi <5%

 

Punte de La Gravette

Microgravettes

Punte dei Vachons

Lame a dorso a base troncata

Lamelle a cran

Punte a cran atipiche

Rettangoli

 

Punte biconiche e a scanalatura

Punte a base troncata obliquamente

bastoni forati, zappe tipo Lyngby, lisciatoi

 

Arte schematica antropomorfa

Ossa incise

Pendenti

 

         
Pushkariano Lame ricavate da nuclei a uno o a due piani di percussione ben preparati

Grattatoi <12%

Bulini 12-40%

Lame e punte a dorso 20-30%

Lame ritoccate 7-20%

Troncature 10-20%

 

Grandi punte a dorso curvo

Rettangoli

Troncature doppie

 

Punteruoli, zappe tipo Lyngby, lisciatoi

 

Arte schematica antropomorfa

Ossa incise

Pendenti

 

         
Eliseevitciano Lame ricavate da nuclei a due piani di percussione

Grattatoi <6%

Bulini 80%

Lame e lamelle a dorso <15%

 

Lamelle a dorso

Lamelle troncate

 

Punteruoli, aghi, bastoncelli

Pendenti, rondelle, oggetti dentellati

 

Difese di mammut decorate

Veneri in avorio

Collane di conchiglie importate dall’area pontica

 

 

2) Intervallo di Tursac 

Kostienkiano

Le industrie della fase iniziale, nell'Europa centrale (Nitra-Cerman 23000 ± 330, Cracovia-Spadzista 21090 ± 170), sono caratterizzate da diversi tipi di punte a cran, mentre i bulini e i coltelli di Kostienki cominciano a diventare i gruppi dominanti. Nella valle del Don sono stati individuati dei siti più recenti a Kostienki (Kostienki XVIII 20000 ± 350, Kostienki I strato 1 22800 ± 200), sul Seim (Avdeievo 22700 ± 700) e a Gagarino (21800 ± 300). Le datazioni di questi siti dimostrerebbero che la migrazione dei gruppi umani dall'Europa centrale verso est avvenne in tempi relativamente brevi e che in seguito si siano stanziati nella Pianura Russa. In quest'ultima area si osservano delle industrie caratterizzate da una netta preponderanza di bulini e dei coltelli di Kostienki e l'utilizzo del ritocco scagliato.

 

Kostienkiano di Avdeevo. 1-2: bulini, 3-4 coltelli di Kostienki (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 324) 

 

Méziniano

Si sviluppa durante un periodo molto breve ed è conosciuto in quattro siti: Mezyn, Mezirici, Dobranicevka e Kiev-Kirrilovskaya. L'omogeneità delle industrie è pertanto particolarmente marcata; esse sono caratterizzate da abbondanti bulini e da diversi tipi di strumenti a dorso: lame e lamelle a dorso, lamelle a dorso e troncatura, lamelle a cran e troncature doppie.

 

3) Interstadio di Lascaux-Ula

Sagvariano

Questo complesso appare prima dell'Interstadio di Lascaux-Ula (Sagvar circa 18959 anni dal presente, Madaras circa 18080 anni dal presente) ed è caratterizzato dalla specializzazione nella caccia alla renna che ha sostituito quella del mammut, una specializzazione che ha condizionato l'habitat, la cultura materiale e il modo di vita dei gruppi umani. Le industrie comprendono una notevole quantità di grattatoi, pezzi scagliati e lamelle a dorso marginale.

Nella regione di Kostienki-Borshevo compaiono due entità culturali, diverse dalle industrie a strumenti a dorso: la "Cultura di Gorodtsov" caratterizzata da un'industria su scheggia (in particolare raschiatoi e schegge ritoccate) che non ha equivalenti europei ma si avvicina piuttosto alle industrie su scheggia del Paleolitico superiore siberiano (es. industria di Afontova Gora) e la "Cultura di Zamiatnin" caratterizzata dalla tecnica del ritocco scagliato e dai bulini. I siti di Kostienki 19 e Kostienki 11, riferibili a quest'ultima cultura, hanno fornito datazioni radiometriche rispettivamente di 17420 ± 150 e 14610 ± 120 anni dal presente.

 

  Scheggiatura Struttura tipologica Pezzi a dorso Strumenti d'osso - Arte
Kostienkiano Lame ricavate da nuclei conici ad un piano di percussione o da nuclei piatti a due piani di percussione

Bulini 25-60%

Pezzi a dorso e microliti 4-37%

Troncature e coltelli di Kostienki 4-20%

Grattatoi  2-12%

Lame ritoccate 2-17%

Perforatori, strumenti compositi, punte peduncolate, punte a faccia piana

 

Punte a cran tipo Kostienki

Lame e lamelle a dorso

Lamelle a dorso e troncatura

Lame a dorso e ritocco piatto inverso

Rettangoli

Lame a dorso denticolate

 

Punte coniche e a sezione pianoconvessa

Bastoni forati, picchi

 

Veneri in avorio

Scultura zoomorfe di pietra

Collane, “diademi” con decorazione incisa o graffita

Avorio con decorazione graffita

 

         
Méziniano Nuclei ad uno o a due piani di percussione raramente preparati

Bulini 40-68%

Pezzi a dorso <10%

Troncature <10%

Grattatoi  7-30%

Perforatori <3%

 

Lame a dorso tipo Puskari

Lame e lamelle a dorso

Lame e lamelle a dorso e troncatura

Lamelle a cran

Troncature doppie

Lame a dorso curvo

 

Punte biconiche, punte corte a sezione circolare, punte a scanalatura

 

Sculture antropomorfe schematiche

Bracciale a decorazione incisa

Scapole di mammut dipinte

Decorazioni a meandri graffite, incise o dipinte

 

         
Sagvariano

Nuclei ad uno o a due piani di percussione

Lame piccole (2,9-3,2 cm di lunghezza)

 

Bulini <22%

Pezzi a dorso 10-20%

Troncature <10%

Grattatoi  <50%

Lame ritoccate <5%

Pezzi scagliati

 

Lamelle a dorso marginale

Lamelle a ritocchi marginali semierti

 

 

Punte coniche, bastoni forati

 

 

Tardiglaciale

 

Il popolamento della Grande Pianura (dagli Urali all'Atlantico) è stato oggetto di differenti interpretazioni da parte di vari Autori. Secondo alcuni (es. J. Campbell) lo sviluppo del popolamento avvenne come un'evoluzione stadiale a partire dai complessi a punte a cran attraverso i complessi a punte a dorso arcuato fino al Mesolitico. Altri (es. R. Schild) sostengono motivi puramente ecologici interpretando le entità tecnologiche come sistemi di adattamento alle differenti condizioni ecologiche: il tecnocomplesso a punte a cran nell'ambiente di foresta-tundra, il tecnocomplesso a punte a dorso nelle foreste apparse con l'oscillazione di Alleröd e il tecnocomplesso a punte peduncolate nella tundra e foresta-tundra del Dryas III. Secondo Broglio e Kozlowski (Broglio A. - Kozlowski J. 1986, p.368) la suddivisione delle industrie fu il risultato di tre fattori: le tradizioni culturali che sono all'origine dei numerosi flussi successivi di popolamento della Pianura, le condizioni ecologiche e il ruolo delle tradizioni locali già stabilizzatesi nella Pianura. L'analisi tassonomica delle industrie della Grande Pianura porta a distinguere i seguenti complessi: 1. Complesso a punte a cran, 2. Complesso maddaleniano, 3. Complesso a punte a dorso, 4. Complesso a punte peduncolate, 5. Complesso a schegge e lamelle.

 

1. Complesso a punte a cran

Occupa la parte occidentale della Grande Pianura e comprende due unità: il Creswelliano in Inghilterra (Daimern 42, Hasewich, Houtingehage, Havelte, Teltwich) e l'Amburghiano nei Paesi Bassi, in Germania (Meiendorf, Poggenwisch) e Polonia (Liny, Olbrachcice). Le industrie di questi gruppi, oltre che dalla punte a cran, sono caratterizzate da una maggiore quantità di grattatoi rispetto ai bulini e, nell'Amburghiano, dalla presenza consistente di becchi (Zinken).

 

Amburghiano di Meiendorf. 1-2: becchi (Zinken), 3-5: punte a cran (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 371)

 

  Scheggiatura Struttura tipologica Pezzi a cran Strumenti d'osso - Arte - Ornamenti
Creswelliano antico Lame ricavate da grandi nuclei subconici ad un piano di percussione

Grattatoi (soprattutto su lame lunghe e su schegge) 10-35%

Bulini (in prevalenza su troncatura) 10-15%

Troncature 2-5%

Perforatori e becchi 1-13%

Punte a dorso angolato e punte trapezoidali (punte di Malaure)

 

Punte a cran di tipo hamburghiano Arponi ad uno o a due ordini di denti di tipo maddaleniano
         
Amburghiano Lame ricavate da grandi nuclei prevalentemente a due piani di percussione ben preparati

Grattatoi (soprattutto su lame lunghe) 26-47%

Bulini (in prevalenza su troncatura) 11-34%

Becchi 19-37%

Compositi 1-5%

Piccole troncature 2-8%

 

Punte hamburghiane

Punte di Havelte

 

Arponi di Havela ad un ordine di denti , zagaglie

 

Rappresentazioni di teste di animali (cavallo, felini) su placchette di arenaria

Ornamento meandriforme inciso su zagaglie

Tratti graffiti su manici in corno di renna

 

 

2. Complesso maddaleniano

La zona meridionale della Grande Pianura fu popolata durante l'interstadio di Bölling e soprattutto nel Dryas II. In questa zona si possono distinguere differenti facies locali: nella Francia del nord i siti del tipo Pincevent-Etiolles (industrie litiche e rare zagaglie), nella valle della Mosa i siti del Maddaleniano V belgi (arponi ad un ordine di denti), nel bacino del Reno i siti del tipo Gönnersdorf (zagaglie a biseau semplice, lamelle a dorso), tra l'Elba e la Saale i siti tipo Nebra (strumenti scagliati e lame a ritochi scaglaiti all'estremità) e nella Polonia centrale i siti tipo Grzybowa Gora (punteruoli e lame a dorso curvo). Oltre a questi gruppi regionali comparvero anche facies sopra-regionali estese su aree geografiche molto più ampie, come il Maddaleniano a microliti geometrici di Kniegrotte (Turingia), di Hranice (Moravia) e di Cyprzanòw (Slesia) e la facies di Moosbühl nota in Svizzera, Turingia, Moravia  e nella parte orientale della Polonia.

 

3. Complesso a punte a dorso

E' caratterizzato dalla presenza di lame a dorso curvo e grattatoi corti o molto corti. L'area di diffusione è molto ampia suggerendo una certa unificazione dei complessi litici realizzatasi in tutta Europa ("corrente Tarnowiana").

- Inghilterra. Fase recente del Creswelliano; comprende oltre alle punte a cran anche punte a dorso convesso (penknife), punte di Creswell (a dorso angolato), punte di Cheddar (a dorso trapezoidale), bulini, grattatoi e arponi a due ordini di denti. Il rinvenimento nel sito di Kent' Cavern di un arpone a due ordini di denti, datato  a 12810 ± 100 anni dal presente, lascerebbe supporre che il Creswelliano a punte a dorso sia comparso per la prima volta in Inghilterra. Altri siti sono datati all'Interstadio di Alleröd (Mothers Groundy's Parlour,11285 ± 180 e 11160 ± 170 anni dal presente) e in tempi più recenti (Robin Hood's Cave, 10590 ± 90 anni dal presente).

- Pianura occidentale del Belgio, Paesi Bassi e Germania. In questa area si originano i gruppi a Federmesser che formano differenti facies locali: gruppo di Tjonger (con leggera preponderanza dei grattatoi sui bulini, presenza delle punte tipo Petersfels), gruppo di Rissen (con netta preponderanza dei grattatoi sui bulini, comparsa dei rettangoli di Probstfels), gruppo di Wehlen (abbondanza dei grattatoi su lame ritoccate) e il  gruppo di Tarnowa (presenza di grattatoi corti, minor percentuale di lame a dorso) caratterizzato da siti con evidenti attività specializzate: l'estrazione della selce (documentata nella parte settentrionale del Giura di Cracovia-Czestochowa) e l'estrazione di ocra rossa dalle miniere di ematite (documentata a nord dei Monti della Santa Croce, Crzybowa Gòra). In seguito, l'area di diffusione di questo complesso si suddivide in due zone: l'occidentale, Olanda e scogliera continentale di Dogger Bank (industrie di transizione con l'Ahrensburgiano) e l'orientale, rappresentata dal gruppo di Tarnowa (che formerà le industrie miste con lo Swideriano).

 

Federmesser, gruppo di Rissen. 1-3: grattatoi, 4-7: strumenti a dorso (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 378)

 

- Pianura centrale. Gruppi caratterizzati da industrie simili a quelli di Federmesser (grattatoi corti e bulini su scheggia, in particolare trasversali su ritocco laterale). Le differenze con i gruppi a Federmesser si riscontrano nei tratti stilistici dei supporti e delle lame a dorso, di solito più spesse e più convesse. Tra i maggiori gruppi di questa area si segnala il Witowiano (Witow, Polonia) caratterizzato da industrie con dorso più spesso e più convesso.

- Pianura dell'Europa orientale. Complesso di Borshevo (Borshevo II, 13200 ± 270, 12300 ± 100, 11760 ± 240 anni dal presente); caratterizzato da grattatoi corti, bulini e lame a dorso convesso. 

 

4. Complesso a punte peduncolate

Lyngbiano

Diffuso su un'area geografica molto estesa che va dalla Gran Bretagna alla Lituania è caratterizzato da grattatoi e bulini associati a punte peduncolate tipo Lyngby (con peduncolo corto e largo ottenuto mediante ritocchi erti e talvolta alterni; assente il ritocco piatto). L'industria su osso comprende zappe tipo Lyngby in corno di renna e da arponi a uno o a due ordini di denti (tipi di Havela e Törring). Si possono distinguere differenti gruppi regionali: gruppo classico settentrionale (Svezia e Danimarca), gruppo Tolk (Schleswig-Holstein), gruppo della Polonia centrale, gruppo di Vilnius (Lituania) e il gruppo britannico.

Ahrensburgiano

L’industria litica è caratterizzata, oltre che da supporti laminari, grattatoi corti, bulini, perforatori, troncature e tipi differenti di microliti (punte del tipo B o troncature prossimali oblique, romboide, doppie troncature oblique), dalla presenza delle punte ahrensburghiane (punta di piccole dimensioni con peduncolo corto e largo, con ritocco bilaterale diretto, leggermente concavo). Gli strumenti in osso comprendono arponi di tipo Havela e zappe tipo Lyngby.  Nei siti più recenti sono presenti anche le armature microlitiche (troncature prossimali). L’area di diffusione di questa cultura comprende la parte occidentale della Grande Pianura fra il bacino del Reno inferiore e quello dell’Oder, fra la Danimarca e le montagne della Germania meridionale e i Carpazi. Nell'Ahrensburgiano si sviluppano dei gruppi territoriali più ridotti: nella fase più antica quello classico (Stelmoor, Eggstedt, Ketzendorf II e IV) e quello di Callenhardt (Hohler Stein, Geldrop I e III); nella fase più tarda quello di Daimern (Daimern 45, Remouchamps) e quello di Budel-Neer. La zona orientale di diffusione dell'Ahrensburgiano viene abbandonata nel corso dell'VIII millennio a.C da gruppi che emigrarono verso nord (Svezia, complesso di Fosna) mentre nella zona occidentale si verifica un'evoluzione di questi complessi in quelli del Mesolitico settentrionale (Star Carr e Duvensee).

Swideriano

L'industria swideriana, caratterizzata dalla scheggiatura laminare a partire da nuclei con due piani di percussione opposti, comprende bulini, grattatoi, troncature e punte swideriane (=punta peduncolata con ritocchi piatti sulla faccia ventrale). Lo Swideriano è diffuso nella Pianura ad est dell'Oder, in Polonia, in Slovacchia, in Romania e in Crimea. Nella parte occidentale dell'area di diffusione dello Swideriano esiste una zona di transizione tra questo complesso e l'Ahrensburgiano (gruppi misti di Stallberg-Münchehofe e di Wojnowo). All'inizio dell'Olocene la scomparsa della renna dalla Pianura determinò lo spostamento dei gruppi swideriani verso nord, in particolare quelli dei paesi dell'Est del Mar Baltico, dando origine al Mesolitico orientale.

 

Swideriano. 1-4: punte peduncolate, 5-6: arponi di Havela (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 383)

 

Desnaniano

Si sviluppa nel bacino superiore del Dnepr e del Volga. Le industrie litiche comprendono grattatoi, bulini, lame a dorso convesso, trapezi asimmetrici e le “punte a Grensk” (punte a dorso con un margine laterale convesso opposto a piccolo cran basale). Durante l'Olocene i gruppi desnaniani abbandonano, probabilmente con il ritiro della renna, la parte centrale della Pianura Russa migrando verso nord e dando origine ai complessi finno-scandinavi (es. gruppo di Suomusjärvi).

 

5. Complesso a schegge e lamelle

Questo complesso viene segnalato solamente nell'estremo est della Pianura, presso gli Urali.

 

Fonte:

Broglio A. - Kozlowski J., Il Paleolitico – Uomo, ambiente e culture, Jaca Book, Milano 1986 , pp. 306-326, 368-385

AA.VV., Paleoantropologia e preistoria, Enciclopedia tematica aperta, Jaca Book, Milano 1993 (singole voci)

Cocchi Genik D., Manuale di Preistoria, Paleolitico e Mesolitico, volume I, Octavo, Firenze 1994 , pp. 188-191

 

 


Cronologia-Sommario Sommario Italia